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Selena e i suoi amici

Selena e i suoi amici

Le cortesia più piccole
- un fiore o un libro -
piantano sorrisi come semi
che germogliano nel buio.
Emily Dickinson

Il gatto nella foto è Magro, abita nei paraggi del Sentiero di Gandria ed è un amico di Selena.

Ogni tanto, ancora prima dell’alba, vado a fare jogging su quel percorso e incontro Selena, una donna sulla settantina che parte da Cassarate e si fa tutto il sentiero per andare a trovare i suoi amici. Selena sembra un fantasma buono: il viso è cosparso di troppa crema bianca che mette in risalto la sua carnagione olivastra, le mani sono infilate dentro guanti leggeri bianchi, forse per non farsi venire le fiacche siccome usa due bastoni da trekking, e spesso indossa anche una maglia bianca. Sulla schiena porta uno zaino colmo di cibo per animali. Lì ci sono i cioccolatini per Magro (in realtà sono dei bastoncini di pesce), delle praline per Motorina e per Mango (crocchette di pollo), caramelline per Nero (semi) e briciole di pane per Cip e Ciop (briciole di pane per davvero).

“Un giorno, alla cassa della Migros, due mie vicine in fila dietro di me si sono meravigliate di tutto questo cibo per animali che compro. Siccome non ho animali, mi hanno chiesto se lo mangiamo mio marito e io” mi confidò Selena una mattina, mentre l’aria cominciava a riempirsi di luce “Ma a me non importa cosa pensa la gente” rideva.

Quando non piove da tempo, si porta appresso una borraccia da riempire a una delle fontane lungo il tragitto per bagnare i fiori assetati che spuntano nei muri oppure tra le rocce; se inciampa fra le cartacce gettate da altri, le raccoglie e le infila nel suo zaino. Mi fermo sovente a fare due chiacchiere con lei, così mi tiene informata su come sta la gallina che le è apparsa sul balcone, sulle orchidee che ha trovato all’ecocentro, sulla nidiata di anatre accanto alla Lanchetta e sul cane dei vicini che gratta alla sua porta dopo cena. A volte anche sullo stato di salute del marito.

 

Questa mattina, però, Selena non c’è. Ed è la prima volta che la noto davvero, o meglio: che noto la preziosità dei suoi gesti di cui qualcuno sente la mancanza. Ad aspettarla, infatti, ci sono Mango, un gatto rosa con una malformazione a una zampa, poi Magro, un gattino davvero magro, Cip e Ciop una coppia di anatre, Nero, un merlo e Motorina, una gatta che fa le fusa non appena la si guarda. Tutti sembrano essere un po’ perplessi e preoccupati perché non passa un giorno senza che si vedano. Il mio cuore annega nella tenerezza e d’un tratto mi sovviene che Selena mi ha parlato di una visita medica che avrebbe avuto sul presto, una di quelle mattine. Di sicuro ha avvisato anche i suoi amici, ma evidentemente anche loro si sono dimenticati.

Selena fa tutto questo all’oscurità. A parte me e qualche altro jogger non c’è nessuno che la vede, nessun giornale scrive di lei, nessun fotografo la ritrae per postarla su Instagram. Non ne ha bisogno. Lei è lì per prendersi cura di una piccolissima parte di mondo a modo suo. È lì per essere gentile con la natura che la circonda e mostrarle gratitudine. È lì per donare amore e attenzione senza chiedere nulla in cambio.

Come già diceva riguardo alle vicine, non le importa di quello che pensa la gente.

Io, però, ho deciso di scrivere di lei, anche se i suoi gesti in apparenza sembrano piccoli. Ma si sa che anche le cose piccole possono fare la differenza nel mondo, anche gli atteggiamenti “piccoli” possono essere fonte d’ispirazione per altri, anche il piccolo ha una sua grande ripercussione, come un sassolino gettato nell’acqua che crea cerchi concentrici sempre più ampi, sempre più contagiosi.

Grazie, Selena, per dare questo bell’esempio!