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Spargere la poesia

Spargere la poesia

Bello, bello, bello mondo, bello ridere di
mondo in luce mattutina in
colorazione di mondo con stagioni e
popolazione e animali. Bello mondo
questo ricordo, questo io lo ricordo
bello, molto bello mondo, con cielo
diurno e notturno, con facce che
mi piacevano e musi e zampe e
vegetazione che mi sospirava e mi
sospirava leggera leggera, tirando 
via chili e scarponi interiori che mi
infangavano, tirando via ferri da stiro
che mi portavo nel petto, e gran pulitura
di dentro. Bello questo io lo ricordo
bello -
Mariangela Gualtieri

C’è chi sostiene che se tutti ascoltassero la musica di Bach, ci sarebbe la pace dentro ognuno di noi e di conseguenza anche nel mondo. Io credo che leggendo e forse anche scrivendo poesie si metta in evidenza il lato bello del mondo. Leggere una poesia ci apre il cuore, risveglia dal letargo emozioni assopite, sciacqua via il superfluo e le distrazioni, ci immerge nel qui e ora, unico momento che esiste, e ci avvolgiamo di una sana folata di innamoramento. E si sa: l’innamoramento accende la luce nei nostri occhi e ci dona come un abito da sera cosparso di paillettes. E poi ci spinge oltre il giudizio, oltre il bene e il male, verso la bellezza. Vediamola la bellezza: il mondo ne è pieno.

Per fare sì che la poesia raggiunga tanta tanta gente, scrivimole su carta riciclta e appendiamole agli alberi, appoggiamole nello sportellino del resto degli automatici dei bus, infiliamole sotto i tergicristalli delle automobili, stampiamole su una maglietta che poi indossiamo, appendiamole ai palloncini pieni di elio, appendiamole alle bacheche della palazzina in cui abitiamo, nascondiamole tra le pagine di un libro preso in biblioteca o sotto la scatola della pasta alla Coop, nei pantaloni in vendita nei grandi magazzini, oppure su una barchetta di carta appoggiata in una pozzanghera dopo una giornata di piogga.

Spargiamo la poesia. Seminiamola intorno a noi come fossero semi in volo verso terreni fertili.